Riforma Cartabia e
Videosorveglianza

Le nuove regole sulla tutela della privacy

Che cos’è la riforma Cartabia e cosa prevede in breve

La riforma Cartabia prende il nome dall’ex Ministro della Giustizia Marta Cartabia ed è stata resa esecutiva mediante un decreto del governo Meloni il 10 ottobre 2022. L’obiettivo della riforma è semplificare e velocizzare l’iter processuale e introdurre un progressivo aumento della digitalizzazione dei processi.

Che cosa si intende per dati personali

Un dato personale è un’informazione che permette di identificare una persona o alcuni aspetti dei suoi comportamenti o delle sue preferenze.

Alcuni esempi possono essere video e foto di persone che partecipano a eventi politici o religiosi, ma anche tutto ciò che rende manifesti problemi di salute.

È facile capire come molti video e molte fotografie contengano dati personali e quanto sia vincolante l’uso di servizi che rispettano le norme già dalla progettazione.

Riforma Cartabia e Videsorveglianza Alma Sicurezza

Riforma Cartabia e videosorveglianza: le principali novità sulla tutela della privacy

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha recentemente approvato la riforma Cartabia e videosorveglianza sul processo penale, fornendo un parere favorevole con alcune considerazioni cruciali. Concentrandosi sulla sicurezza informatica, ha consigliato il potenziamento dei collegamenti telematici, essenziali per depositare atti e comunicazioni, nonché per partecipare a udienze a distanza. Questa raccomandazione si basa sul Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali, sottolineando l’importanza di garantire sicurezza e resilienza nei sistemi informatici.

Il Garante ha altresì affrontato il delicato tema del diritto all’oblio, sottolineando la complessità della cancellazione dei dati su internet e proponendo soluzioni avanzate come la de-indicizzazione preventiva e successiva. Tale approccio mira a tutelare sia coloro che subiscono provvedimenti di archiviazione che quelli condannati, rispettando il principio di presunzione di innocenza e il diritto di essere dimenticati dopo aver adempiuto alle conseguenze giudiziarie.

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Che cosa lega la riforma Cartabia e videosorveglianza

In che modo sono collegate riforma Cartabia e videosorveglianza? Con l’implementazione della riforma Cartabia nel processo penale, emerge la necessità imperativa di filmare gli interrogatori come pratica essenziale per garantire trasparenza e giustizia.

L’armadietto può essere fissato a muro e fungere da supporto per il monitor, oppure si possono usare monitor già presenti nella stanza.

Questa evoluzione normativa mira a rafforzare la validità delle prove presentate durante gli interrogatori, promuovendo un’efficace tutela dei diritti degli imputati. La registrazione video degli interrogatori offre un mezzo accurato per documentare le fasi cruciali del processo, prevenendo controversie e fornendo un quadro dettagliato degli eventi.

Questa pratica risponde alle esigenze di un sistema giuridico sempre più orientato verso la trasparenza e la salvaguardia dei diritti umani. L’utilizzo di registrazioni video contribuisce anche a mitigare potenziali errori o fraintendimenti nelle testimonianze, sostenendo così la validità e l’integrità del processo legale.

In conclusione, con la riforma Cartabia e videosorveglianza, la registrazione video degli interrogatori si rivela una misura cruciale per garantire equità, chiarezza e rispetto dei diritti fondamentali nel contesto giudiziario, delineando una direzione significativa verso un sistema di giustizia più moderno e trasparente.

Riforma Cartabia e videosorveglianza: il diritto all’oblio

La riforma Cartabia e videosorveglianza, focalizzata sul processo penale, ha suscitato importanti riflessioni anche in merito al diritto all’oblio. L’articolato normativo propone nuovi parametri per gestire i dati personali, sottolineando l’equilibrio delicato tra il diritto di essere dimenticati e il diritto di cronaca.

In questo contesto, la riforma cerca di conciliare la memoria eterna di internet con la necessità di proteggere gli individui coinvolti in procedimenti giudiziari. Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha sottolineato la complessità della cancellazione online, suggerendo l’implementazione di strategie come la de-indicizzazione preventiva e successiva.

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Queste proposte intendono garantire che, dopo un periodo adeguato e persa la rilevanza pubblica, i dati relativi a condanne giudiziarie non persistano online. Il diritto all’oblio diventa quindi cruciale per preservare la dignità e la reintegrazione sociale di coloro che hanno adempiuto alle conseguenze giudiziarie, riflettendo l’evoluzione del diritto digitale alla luce delle sfide moderne. La riforma Cartabia e videosorveglianza, pertanto, si configura non solo come un adeguamento processuale, ma anche come una risposta attenta ai diritti digitali e alla memoria online.

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Perché rivolgersi ad Alma sicurezza in materia di videosorveglianza

Alma Sicurezza, grazie alla sua doppia esperienza, ovvero la sua competenza sia negli aspetti tecnici sulla videosorveglianza, sia in merito alla normativa sulla privacy, ha costruito una soluzione affidabile per soddisfare le nuove esigenze dell’interrogatorio, ovvero produrre una registrazione audio-video ed attestarne la genuinità nel corso nell’intero procedimento giudiziario.

Registrazione Interrogatori secondo riforma Cartabia-4

Il prodotto di Alma Sicurezza permette la copia su DVD di un doppio filmato (sono supportate da due a quattro telecamere quindi fino a 4 filmati indipendenti) con audio e codice “hash” che viene generato al termine dell’interrogatorio mediante due differenti algoritmi (MD5 e SHA1) universali e riconosciuti. Inoltre, grazie alla dotazione di un microfono professionale, è possibile allegare anche la registrazione solo audio aggiuntiva e la trascrizione automatica dell’interrogatorio.